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L'EPOCA DEI GRANDI ALBERGHI

Tra la fine dell'ottocento e i primi anni del novecento Nervi e Capolungo vivono la loro stagione migliore dal punto di vista turistico. Sono gli anni in cui si costruiscono i grandi alberghi e gli ospiti affluiscono da tutta Europa per il clima mite e il paesaggio incantevole. Nel 1863 il marchese Gaetano Gropallo, stufo di ospitare gratis gli amici londinesi, fa costruire il primo albergo di Nervi, la "PENSIONE INGLESE" nel Parco Gropallo, diventata "GRAND HOTEL" nel 1880.

La costruzione del “GRANDE ALBERGO EDEN" inizia nel 1880 e l'albergo apre nel 1885.
Successivamente, uno dopo l'altro, aprono l'"HOTEL VICTORIA" (1885), la "PENSIONE BONERA", lo "SCHICKERT'S PARK" (1896), la "PENSION RUSSE"(1898), l'"HOTEL DE LA VILLE", l'"HOTEL SAVOIA", nato come Pensione Sanitas (1898) e poi "Savoia Beeler (1902)", l'"HOTEL BEAU RIVAGE", lo "STRAND HOTEL" (Hotel Miramare), l'"HOTEL PAGODA", l’”HOTEL SCHWEIZERHOF”, "HOTEL BELLEVUE", la "PENSIONE BURGI, l'HOTEL NERVI, la “Pensione ESPERIA” e molti altri ancora.

Vedi lista alberghi a parte (in preparazione)

Foto storiche (in preparazione)

Agli inizi del novecento i tre grandi alberghi di Nervi (EDEN, SAVOIA e VICTORIA) offrono riscaldamento centrale a vapore, luce elettrica, ascensori, terrazze coperte e scoperte, passaggio diretto al mare, campi da tennis e concerti giornalieri. La clientela è composta soprattutto da tedeschi, russi e europei dell’est, in genere alta borghesia e aristocratici, mentre negli alberghi più modesti i clienti sono di solito persone malate che cercano nel clima di Nervi una possibilità di guarigione (tra loro numerosi esuli russi).
L'orchestra della Pro Nervi suona tutti i giorni alle 15 nel chiosco della musica sulla passeggiata a mare.

VEDI SITUAZIONE ALBERGHI E PENSIONI NEL 1906


Con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 gli alberghi più grandi (Grand Hotel, Savoia, Vittoria) vengono trasformati in ospedali militari con sale operatorie e corsie.

Purtroppo con la prima guerra mondiale molti alberghi chiudono definitivamente a causa della dispersione della clientela e dei profondi cambiamenti subiti dalla scena politica e sociale europea.
La ripresa è difficile. Molti esercizi passano di mano. La clientela non è più quella facoltosa di una volta e viene parzialmente sostituita dagli italiani. Con l’avvento del fascismo il personale deve essere di nazionalità italiana. I nuovi regolamenti introdotti dal regime fascista impongono ai contadini il conferimento obbligatorio alla Centrale del Latte del loro prodotto e cessa una delle attività di sostentamento locali (vedi foto. Contributo di Marisa Trucco)
Anche i grandi alberghi restano ora aperti tutto l’anno, contrariamente al passato quando la stagione andava da Natale a Pentecoste.
Ci sono ora maggiori attrattive turistiche come i Parchi Gropallo e Serra, acquisiti dal Comune di Genova dopo l’incorporazione del vecchio Comune di Nervi, alcune spiagge pubbliche (i bagni Scogliera sono il risultato dell’espropriazione della spiaggia privata dell’albergo Pagoda).
Il turismo di massa prende il sopravvento.

Durante la seconda guerra mondiale Nervi resta un’isola relativamente “felice” in quanto non viene mai bombardata pur essendo vicina a Genova. Scarseggia il cibo e la costa non è più liberamente accessibile. La Passeggiata viene chiusa con filo spinato e in parte minata. Molti genovesi benestanti e cittadini svizzeri si spostano negli alberghi di Nervi per godere di una maggiore sicurezza pur mantenendo la possibilità con il tram di lavorare in città.

Nel 1943 gli alberghi migliori sono requisiti dagli occupanti (la marina al Vittoria e l’esercito all’Eden), con l’eccezione del Savoia che, pur continuando a funzionare come albergo, ospita parecchi ufficiali tedeschi tra i quali il Maresciallo Kesserling e successivamente il generale Meinhold che firmerà l’atto di resa ai partigiani genovesi.

Terminato il conflitto, il più importante albergo di Nervi, l'Eden, chiude definitivamente e per lungo tempo ospita rifugiati meridionali rischiando di essere utilizzato come sanatorio di poliomielitici per poi essere infine ristrutturato come residence.

Anche il Vittoria subisce la stessa trasformazione e il solo Savoia Beeler continua la sua attività sino al 1982 diventando l’albergo di riferimento per gli stranieri e i partecipanti al Festival Internazionale del Balletto nei Parchi di Nervi.
L’epoca dei grandi alberghi di Nervi può quindi considerarsi chiusa dopo circa un secolo di vita.

(in corso di aggiornamento)


Hotel Nervi,

soggiorno della moglie di Oscar Wilde, Mary,
nel 1897

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